martedì 25 febbraio 2014

Fidarsi del meteo è bene, non fidarsi è meglio.

Un weekend in una capitale europea è proprio quello che ci vuole, di tanto in tanto, per staccare un po' quella spina che abitualmente ci stringe il collo, di cui ricordiamo l'esistenza ogni mattina intorno alle 7 meno un quarto.
Un volo prenotato con largo anticipo, con l'astuzia di chi intende approfittare delle offerte stracciate che ti propongono quelle gettonatissime compagnie aeree low cost quali easyfall.co.uk, brokenwings.de, liarair.com, oppure la più rinomata nostrana ali-taglia.it.
Destinazione Berlino.
Due Thelma e Louise di Roma Sud alle prese con crauti, crucchi, brezel, würstel e weizenbier.
L'eccitazione sale sempre alle stelle pochi giorni prima della partenza. Nella checklist delle cose da fare non mancano mai: il check-in online, l'acquisto di una scatola di xamamina, un approfondito studio del portale turistico ufficiale della città da visitare, nonché una capatina in libreria per dei fugaci scatti hi resolution fatti di nascosto con lo smartphone alle pagine chiave della Lonely Planet, una dettagliata ricerca su google "vita notturna a Berlino, i locali più cool, trendy & sfascioni", una casereccia stampa della mappa della metro, il download di una qualche decente translation app sul cellulare per sfoderare con molta disinvoltura maccheroniche frasi in tedesco all'occorrenza.
Ma indispensabile più di ogni altra cosa è sapere che tempo farà. Orientativamente, diciamo. Giusto per rendermi un po' conto se potermi permettere di stare a spallucce scoperte, come ultimamente mi aggrada assai, anche in una città cosmopolita come Berlino. Riflettendoci per un microsecondo, ho saggiamente abbandonato l'idea di portarmi maglioncini sfoggia-spalluccia, presumendo che la Germania abbia temperature un tantinello più rigide rispetto a Roma.
Per noi viaggiatori con un solo bagaglio a mano, dove neanche la custodia della fotocamera è permesso portare a tracolla, è davvero fondamentale sapere come riempire il nostro trolley al meglio delle sue capacità.
Un'infanzia trascorsa a giocare a Tetris è sicuramente stata un'ottima scuola per poter organizzare gli spazi da adulti in maniera ottimale. Dalla sistemazione di confezioni di tortellini, zuppe precotte e casse di birra in frigo, al perfetto incastro di vestiti, trucchi, fon, piastra, ferro da stiro da viaggio e almeno due paia di scarpe per serate danzerecce in uno spazio di appena 50 x 40 x 20 cm, per l'appunto.
Una rapida occhiata al meteo e il gioco è fatto:
E adesso, cerchiamo di mantenere la calma.
Nevicate?? -20 gradi??? Manco andassimo in Alaska!
Fanculo la spalluccia, qui rischiamo di passare il fine settimana con Capitan Findus!
L'unica soluzione in questo caso è rifugiarsi in una tuta da sci. Una veloce sessione di shopping e in men che non si dica sono perfettamente attrezzata con scarponi ripieni di pecora, guanti, sciarpe, cappelli in pile di varie fogge e colori, calzamaglie con motivi natalizi e scaldamuscoli fluo con ponpon sballonzolanti. Quando si tratta di abbigliamento, noi donne non abbiamo nulla da temere. Siamo in grado di essere perfettamente fèscion in qualunque circostanza, anche quando le stalattiti sotto le ascelle sembrano metterci con le spalle al muro.
A due giorni dalla partenza mi accorgo casualmente che nel mondo esiste più di una Berlino.
Nel North Dakota, al confine con il Canada, vi è un insulso centro abitato (definirlo città è un'esagerazione) che conta appena 35 abitanti e che si chiama proprio Berlin.
Ora, non è mia intenzione disquisire sulla brillante capacità degli americani nel dare nomi originali alle loro città, ispirandosi vagamente a luoghi che già esistono in qualche altra parte del mondo a loro ignota.
Mi turba maggiormente il fatto che un'applicazione indispensabile nella vita come quella del meteo, in casi di omonimia geografica, prediliga alle capitali europee i piccoli villaggi delle Alpi statunitensi, creando disagi fantozziani a soggetti rincoglioniti come la sottoscritta.
Mi viene il dubbio che la destinazione del nostro volo di venerdì sia davvero la capitale tedesca... Maledetta vita low cost!

Nessun commento:

Posta un commento